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Il mio approccio

“Il fine della terapia consiste nel far sì che il paziente non dipenda dagli altri e scopra fin dal primissimo momento che può fare molte cose, molte più cose di quelle che crede di poter fare.”
- Perls

La psicoterapia della Gestalt integrata: io-tu, qui e ora

Attraverso il mio percorso formativo, accademico, esperienziale e di specializzazione aiuto le persone a migliorare il proprio livello di benessere passando attraverso tre punti fondamentali:

  • LE EMOZIONI Molte persone si presentano in terapia definendosi “confuse”. Il primo passo di una psicoterapia di stampo gestaltico consiste nell’aiutare il paziente a rendersi conto di quali emozioni senta in ogni momento. Siamo diventanti molto pensanti, ma poco predisposti al “sentire”. Privilegiamo il ragionamento come metodo per comprendere tutto ma spesso se non lo integriamo con l’assetto emotivo il risultato è perdere una parte dell’esperienza. Ogni emozione, se esiste, ha biologicamente un preciso significato. Quindi anche rabbia, tristezza, dolore, paura hanno un loro senso e ci comunicano qualcosa. Per esempio: dietro la tristezza può nascondersi il mio desiderio inappagato di qualcosa.
  • IL PENSIERO Partendo dal dato emotivo (nell’esempio, la mancanza di qualcosa di importante) posso ora valutare razionalmente la situazione, con il fine di pianificare come possa ottenere quello che mi manca oppure, nel caso in cui desiderassi qualcosa di irrealistico o non raggiungibile, come elaborare il dolore della perdita dell’illusione. Questa è una fase di vera e propria contrattazione con se stessi, un “dialogo interno necessario”. Quando ci sentiamo “bloccati” e ci sembra di ripetere infinite volte gli stessi comportamenti, è spesso perché non riusciamo a trovare un accordo con noi stessi, e dentro di noi si aggirano forze che vogliono andare in direzioni diverse e non compatibili.
  • L’AZIONE Il fine della psicoterapia è aiutare le persone a cambiare concretamente qualcosa nella loro vita. Nel mio lavoro sostengo la persona a trovare dentro di sé la forza di adottare comportamenti differenti, uscendo – per quanto desidera – dai confini dell’abituale, per trovare un nuovo dinamico equilibrio tra i propri desideri e bisogni e le proprie azioni. È fondamentale imparare a vivere nel presente, chiedo al paziente di diventare consapevole dei suoi gesti, della sua respirazione, delle sue emozioni, della sua voce e delle sue espressioni facciali, nonché dei suoi pensieri pressanti: molte difficoltà sono dovute proprio alle sue aree di inconsapevolezza che non riguardano solo l’aspetto mentale, ma la persona nella sua interezza.

“L’attenzione è tutta diretta all’esperienza: la terapia della Gestalt è una terapia sperimentale, piuttosto che verbale e interpretativa, per questo non viene chiesto ai pazienti di parlare dei loro traumi e problemi nell’area lontana del passato e della memoria, ma di ri-sperimentare i loro problemi e traumi nel qui-e-ora”
- Perls, 1977

Dott.ssa Martina Gambacorta

Psicologa Psicoterapeuta a Verona (VR)

Partita IVA 04101430231
Iscritto all'Ordine degli Psicologi Veneto col n. 6291 del 22/01/2008

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